Concessione di un mutuo: quali sono i criteri utilizzati?

15.05.2019
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La decisione di concedere o meno un mutuo viene presa dagli istituti di credito sulla base di una serie di valutazioni volte a stabilire se il richiedente può essere in grado di restituire la cifra ricevuta in prestito. Queste valutazioni vengono svolte basandosi su diversi criteri che, pur variando da banca a banca, sono generalmente abbastanza simili. Vediamo di quali si tratta.

Requisiti anagrafici

Innanzitutto ci sono dei requisiti anagrafici che vengono analizzati prima della concessione di un mutuo. In particolare il richiedente deve essere italiano o deve risiedere in Italia da almeno tre anni e deve essere maggiorenne. Se quindi l’età minima è di 18 anni, l’età massima viene stabilita dalla banca anche in base alla durata del credito: spesso si fa in modo che l’estinzione dello stesso avvenga entro il compimento degli 80 anni da parte del debitore. Se i requisiti anagrafici – detti anche legali – ci sono si passa quindi alla cosiddetta fase istruttoria che consiste nel reperimento e nella valutazione, da parte della banca, di altre informazioni, anch’esse fondamentali per la concessione del mutuo: quelle relative alla situazione economica.

Requisiti economici

I requisiti economici sono quelli che indicano se il soggetto che ha fatto domanda di mutuo è effettivamente in grado di rimborsare il capitale ricevuto. Si tratta di criteri legati quindi al reddito, ma anche alla situazione patrimoniale del richiedente. Si valuta innanzitutto la situazione lavorativa per capire se questa è stabile e quale introito mensile assicura. Un parametro molto diffuso è quello del rapporto tra la rata del mutuo e il reddito mensile: la quota da versare non dovrebbe mai essere più alta di un terzo rispetto alle entrate percepite mensilmente. Inoltre l’importo complessivo del mutuo non dovrebbe superare l’80% del valore ipotecario dell’immobile che si intende acquistare.
Ma sono anche altri gli elementi presi molto spesso in considerazione. Tra questi si valuta la presenza di altri finanziamenti, la situazione finanziaria dell’aspirante creditore e anche la sua condizione patrimoniale: il possesso di altri beni immobili è certamente considerato un fattore positivo. Nel caso in cui chi fa domanda abbia già in passato fatto ricorso al credito si prenderà inoltre in considerazione la regolarità e la puntualità nella restituzione dello stesso: ci sono infatti degli appositi registri che archiviano questo tipo di informazioni. Infine la presenza di un garante che abbia una situazione economica e patrimoniale positiva e stabile è certamente un fattore che avvantaggia il richiedente nell’ottenere esito favorevole alla sua domanda di mutuo.

 

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