Cosa prevede il Superbonus 110% per le Unifamiliari nel 2022

24.01.2022
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Con la tanto attesa proroga delle detrazioni fiscali previste con il Superbonus 110%, soprattutto in materia di proprietà unifamiliari. Facciamo un passo indietro, che cosa si intende con unifamiliare? Con questa definizione ci si riferisce  ad un’unica unità immobiliare di proprietà esclusiva, indipendente e che sia dotata di uno o più accessi autonomi dall’esterno e destinato all’abitazione di un singolo nucleo familiare.

Cosa cambia dal 30 Dicembre 2021 per le unifamiliari

Legge 30 dicembre 2021, n. 234 ha fornito nuove indicazioni circa la fruizione del bonus 110%, tra le più importanti c’è l’ampliamento dell’orizzonte temporale per i richiedenti che avranno tempo di riqualificare i loro immobili fino al 31 dicembre 2022, ma solo a patto che al 30 giugno 2022 venga provato un SAL (Stato di avanzamento lavori) del  30% dell’intervento complessivo.

Un’altra importante modifica entrata in atto con la nuova Legge, è la rimozione del tetto massimo di Isee a 25mila euro per il Superbonus 110% per le villette unifamiliari, come era invece previsto nella precedente. Via libera anche alla seconda casa, non è più necessario che l’abitazione su cui dovrebbero essere effettuati gli interventi agevolabili sia l’abitazione principale, ovvero la prima casa. 

Come deve essere calcolato il 30% del SAL?

Purtroppo si è venuta a creare un po’ di confusione su questo tema, con la legge del 30 Dicembre, si chiede ai richiedenti di dimostrare al 30 giugno il 30% relativamente al complesso dei lavori disposti con il contratto di appalto oppure relativamente agli importi sui quali è stata ammessa la detrazione? Nonostante non ci sia stato un chiarimento ufficiale in merito, molto probabilmente il 30% andrebbe considerato sul totale dell’importo delle spese complessive e non soltanto su quelle che beneficiano della detrazione.

Un grande problema sarà rappresentato anche dalla capacità delle imprese incaricate dei lavori di consegnare il 30% entro il 30 Giugno, in quanto la scadenza sarà per la stessa per tutti i proprietari delle unifamiliari che hanno deciso di usufruire del Superbonus 110%.

Chi non riuscirà a raggiungere  il 30% dei lavori previsto per la proroga, avrà il 110% solo sulle spese sostenute entro il 30 giugno, dovrà, tuttavia, comunque cercare di portare a casa entro questa data il Sal (almeno) del 30%, come richiesto dal comma 1-bis dell’articolo 121 per la cessione del credito o lo sconto in fattura. 

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