Le novità 2021 sul bonus ristrutturazione alberghi
Tra i molti bonus in vigore che interessano il settore dell’edilizia, c’è anche quello per la ristrutturazione di strutture ricettive. Il cosiddetto Bonus Alberghi, istituito per la prima volta a partire dal 2015, ha subito nel corso degli anni significative modifiche fino ad arrivare alle ultime estensioni all’applicazione dello stesso introdotte nel 2020 e alla proroga al 2022. Si parla inoltre della possibilità di un’ulteriore semplificazione del provvedimento e di un innalzamento del credito di imposta previsto.
Bonus alberghi: cos’è e come funziona
Il Bonus ristrutturazione alberghi consiste in un credito di imposta del 65% delle spese ammissibili sostenute per un importo massimo di 200mila euro in regime de minimis. A poter richiedere il beneficio sono le strutture turistico-ricettive e alberghiere, gli agriturismi, gli stabilimenti termali, le strutture ricettive all’aria aperta ad esempio campeggi e villaggi turistici. Gli interventi agevolabili sono quelli di:
- ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3, comma 1, lettera b), c), d) del DPR 380/2001
- eliminazione delle barriere architettoniche
- incremento dell’efficienza energetica
- adozione di misure antisismiche
- acquisto di mobili e componenti d’arredo
Inoltre, per gli stabilimenti termali, son, ammesse le spese sostenute per la realizzazione di piscine termali e per l’acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali.
Gli anni di imposta ai quali si estende il Bonus Alberghi sono 2020, 2021 e anche 2022 grazie all’ulteriore stanziamento di 100 milioni di euro previsto dal decreto Sostegni bis.
Condizione per non perdere l’agevolazione è che il beneficiario non ceda a terzi né destini a finalità estranee all’esercizio di impresa i beni oggetto degli investimenti prima dell’ottavo periodo d’imposta successivo a quello di effettuazione della spesa agevolata. Altri elementi in merito al bonus devono ancora essere fissati, tra questi anche la modalità di presentazione delle domande che in passato è stata quella del click day. A sciogliere nodi e dubbi ancora esistenti sarà un decreto attuativo che si presume in imminente uscita.
Storia e prospettive del Bonus Alberghi
Il Bonus Alberghi è stato introdotto per la prima volta nel 2015 fissando il credito di imposta al 30% della spesa. Nel 2017 la quota è stata innalzata al 65%. Nel 2020 il decreto Agosto ha esteso il beneficio anche agli agriturismi e alle strutture termali. Oggi si parla della possibilità di incrementare ulteriormente il credito di imposta, portandolo all’80% della spesa agevolabile, e di semplificare in modo importante le modalità di richiesta e ottenimento della misura: provvedimenti che si attendono per i prossimi mesi.