Le principali misure del Decreto caro bollette 2022

15.04.2022
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Il Decreto caro bollette 2022, approvato lo scorso 18 febbraio dal Consiglio dei Ministri, ha il preciso scopo di adottare misure urgenti atte a contenere l’alzamento dei costi in bolletta per l’energia elettrica e il gas naturale e, contestualmente, persegue nell’intento dello sviluppo delle energie rinnovabili e il rilancio delle politiche industriali.

Pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.50 del 1° marzo 2022, il Decreto caro bollette proroga molte misure già in vigore e stanzia 5,5 miliardi di euro per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia. Di seguito le principali misure adottate.

Due azioni per fronteggiare la crisi

Le bollette di gas ed energia elettrica hanno subito un pesante aumento nel primo trimestre del 2022. Secondo i dati forniti da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l’aumento è del 55% per la bolletta dell’elettricità e del 41,8% per quella del gas. Il Decreto caro bollette 2022 adotta, quindi un intervento che si divide in due azioni principali: una che miri ad affrontare l’emergenza dei costi, una che punti a evitare altre crisi come la presente, aumentando, ad esempio, la produzione nazionale di energia.

Il Decreto caro bollette 2022 proroga misure già in vigore

Il decreto caro bollette, per contrastare l’emergenza, proroga misure già adottate e in vigore. Di seguito le principali:

  • Azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW
  • Riduzione dell’IVA al 5% e degli oneri generali per il settore gas
  • Rafforzamento del bonus sociale, riconosciuto in bolletta, per le famiglie con ISEE di circa 8.000 euro (20.000 nel caso di famiglie numerose) e il credito d’imposta per le imprese energivore.

Contrastare l’aumento dei prezzi del carburante

Nel decreto del 2022 si adottano misure per contrastare anche l’aumento dei prezzi del carburante attraverso due disposizioni che agevolino i consumatori:

  • Riduzione di 25 centesimi del prezzo dei carburanti, attraverso un taglio delle accise fino alla fine del mese di aprile. Il costo della misura viene finanziato dalla tassazione del 10% degli extraprofitti delle società energetiche
  • Buoni benzina fino a 200 euro esenti da tasse per il 2022, ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti.

Agevolare l’industria

Per scongiurare crisi future il decreto adotta misure che agevolino l’industria e, di conseguenza, mirino ad aumentare la capacità di produzione dell’energia del Paese. L’incremento della produzione nazionale porterebbe, dunque, alla diminuzione del rapporto di importazione da altri paesi. Il Governo punta, per raggiungere l’obiettivo, alla transizione ecologica e alla riqualificazione di alcuni settori in particolare, come l’industria del settore automotive.

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