Coronavirus: quali effetti sul mercato immobiliare?

18.04.2020
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Quali effetti sta avendo e avrà, nel medio e lungo periodo, l’emergenza sanitaria sul mercato degli immobili? Una domanda a cui è certamente molto complesso rispondere in particolare perché molto dipenderà dai modi e dai tempi con cui verrà organizzata la “ripartenza”, non tanto e non solo tra la primavera e l’estate, ma anche in autunno. Fondamentale sarà anche l’impatto economico generale soprattutto in termini di occupazione. Il calo delle compravendite è inevitabile, fosse anche solo per lo stop forzato a movimenti e attività, e anche i prezzi, con ogni probabilità, conosceranno una decrescita, ma si stima che questa avrà un’incidenza limitata. Volendo guardare comunque il bicchiere mezzo pieno, sono diverse le ragioni per le quali il settore immobiliare potrebbe reggere meglio di molti altri. Anche in tempi di coronavirus, la voglia e la capacità degli italiani di comprare casa potrebbero dunque essere compromesse solo marginalmente: vediamo perché.

L’importanza della casa

La casa, in questi mesi, sta diventando sempre più centrale e importante nella vita di ognuno. Il fatto di trascorrere al suo interno così tanto tempo ha generato in molti una nuova consapevolezza rispetto alle questioni di spazio, comfort e abitabilità. Con il lockdown ad esempio quanto ha fatto la differenza avere un terrazzo o un giardino? Non solo, ma oggi per molte famiglie la casa è anche il luogo in cui si lavora – visto l’importante ricorso allo smart working – e in cui i ragazzi seguono le lezioni online e studiano. La necessità quindi di spazi adeguati e organizzati in modo efficiente viene sentita in modo particolare. C’è da immaginare pertanto che una fetta di popolazione avrà sviluppato l’esigenza di cambiare casa mentre chi desiderava farlo già prima dell’emergenza sanitaria sarà oggi ancor più determinato in questo intento.

Tassi di interesse ai minimi

I tassi di interesse sono ai minimi e questo significa che il momento è particolarmente favorevole per chi intende accendere un mutuo. Soprattutto i mutui a tasso fisso risultano particolarmente convenienti e gran parte delle banche si stanno organizzando attraverso i servizi online per evitare al massimo gli spostamenti: gran parte degli istituti sono in grado di realizzare da remoto tutta la fase dell’istruttoria e l’unica occasione di incontro fisico necessaria resta quello della firma del contratto davanti al notaio. E visto che anche i prezzi stanno conoscendo una decrescita – seppure non troppo elevata e ovviamente molto variabile a livello geografico – ecco che il 2020 potrebbe per molti rivelarsi davvero l’anno giusto per comprare casa.

Mattone bene rifugio

Il legame degli italiani col mattone è storico e ben consolidato: i dati ci dicono che più del 70% degli abitanti della Penisola è proprietario di un immobile. La casa di proprietà è da sempre un elemento fondamentale per la popolazione sia per fattori culturali che per valutazioni di ordine economico. Con la volatilità dei mercati e la forte instabilità delle Borse registrata anche in questo periodo, il mattone, seppure con le inevitabili ma pur sempre contenute fluttuazioni delle quotazioni immobiliari, si conferma quindi l’investimento meno rischioso.

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