Prezzi delle abitazioni: forte crescita nel primo trimestre 2020

05.10.2020
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I prezzi delle abitazioni, nel primo trimestre del 2020, hanno subito un aumento significativo, pari al più 1,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Notevole è anche l’aumento calcolato in relazione al trimestre precedente, l’ultimo del 2019: in questo caso si registra un più 0,9%. A fronte di questo andamento in crescita dei prezzi, si riscontra tuttavia un’importante contrazione del numero di compravendite, sicuramente già dovuto almeno in parte alla pandemia di coronavirus e al conseguente lockdown. Sono questi i dati principali che emergono dall’ultimo aggiornamento Istat relativo ai prezzi delle abitazioni.

Prezzi delle abitazioni nel primo trimestre 2020

L’ultimo aggiornamento Istat sui prezzi delle abitazioni è relativo al primo trimestre 2020. Quello che emerge è che nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2020 l’Ipab, ossia l’indice dei prezzi delle abitazioni è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e dell’1,7% in riferimento allo stesso periodo del 2019. Ed è proprio questo secondo dato, relativo a quello che è tecnicamente definito come aumento tendenziale dell’Ipab, quello maggiormente degno di nota: si tratta infatti dell’aumento più significativo dal secondo trimestre 2011. Secondo l’Istat questa crescita è da attribuire sia ai prezzi delle nuove case, che salgono dello 0,9%, sia soprattutto ai prezzi delle abitazioni già esistenti che aumentano su base tendenziale di ben l’1,9%. L’aumento dell’Ipab su base congiunturale invece (+0,9%) è dovuto esclusivamente ai prezzi delle abitazioni esistenti che crescono dell’1,2%, mentre quelli delle abitazioni nuove diminuiscono dell’1,2%. Nel primo semestre 2020 il peso delle abitazioni nuove è del 16,7% contro l’83,3% delle abitazioni esistenti: queste percentuali sono quasi invariate rispetto a quelle del 2019. L’Istat rileva come le misure restrittive introdotte a partire dai primi di marzo non abbiano portato conseguenze significative sulle quotazioni degli immobili residenziali del primo trimestre: le compravendite di marzo infatti costituiscono il perfezionamento di transazioni avviate precedentemente e quindi secondo prezzi stabiliti prima dell’emergenza sanitaria. Questa considerazione arriva anche in seguito all’analisi del mercato immobiliare nel periodo di riferimento.

Il mercato immobiliare nel primo trimestre 2020

Lo stesso periodo preso in considerazione fa registrare un forte calo nel numero delle compravendite: per il settore delle abitazioni l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha registrato un calo tendenziale del 15,5%. Con ogni probabilità questa contrazione del mercato degli immobili residenziali è da imputare, per ampia parte, alle misure di contenimento imposte in seguito al diffondersi del Covid-19: la flessione delle compravendite è infatti arrivata in modo importante nel mese di marzo 2020 a causa delle restrizioni entrate in vigore.

Il commento dell’Istat

“La crescita dei prezzi delle abitazioni che si registra nel primo trimestre 2020 rafforza la ripresa che già aveva caratterizzato la seconda parte del 2019”. Così l’Istat, a corredo della rilevazione pubblicata, commenta i dati diffusi. “In particolare – prosegue l’Istituto nazionale di statistica – i prezzi delle abitazioni esistenti mostrano l’aumento più ampio da quando è disponibile la serie storica dell’Ipab. Le prime evidenze territoriali segnalano come la crescita riguardi quasi tutte le articolazioni territoriali per le quali è possibile calcolare l’Ipab. Solo con i dati del secondo trimestre e di quelli successivi sarà possibile valutare se la crisi economica derivante dall’emergenza sanitaria indurrà eventuali cambiamenti nelle tendenze dei prezzi”. Per maggiori informazioni sul sito dell’Istat è possibile consultare il documento integrale.

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