Le ultime tendenze dell’abitare secondo Bankitalia

06.08.2021
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La pandemia ha avuto effetti importanti anche sulle preferenze abitative degli italiani, facendo emergere in modo significativo delle tendenze, alcune delle quali potrebbero permanere anche nel futuro e quindi comportare cambiamenti più strutturali. A effettuare un’analisi sul tema è stata, tra gli altri, Bankitalia che tra i suoi “Occasional Papers” nella sezione “Questioni di Economia e Finanza” ha pubblicato lo studio “Vado a vivere da solo: l’impatto della pandemia di Covid-19 sulle preferenze abitative”. Il lavoro analizza l’andamento della domanda di abitazioni nel 2020 ed è basato sui dati del Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni, realizzato periodicamente proprio da Bankitalia in collaborazione con Tecnoborsa e l’Agenzia delle Entrate (OMI), e sui dati degli annunci di vendita del portale Immobiliare.it.

Nuove tendenze dell’abitare

La pubblicazione di Bankitalia sottolinea come la domanda di abitazioni nella seconda metà del 2020 sia stata molto più sostenuta per quanto riguarda le case più grandi, quelle indipendenti e quelle dotate di spazi esterni. Sono dunque queste le tipologie di unità immobiliari più richieste dopo che il Covid-19 ha modificato la vita e le abitudini delle famiglie italiane: realtà indipendenti che garantiscano maggiore libertà a dispetto dei vincoli della “convivenza” condominiale, metrature più elevate, presenza di giardino o terrazzo. Il lockdown, ma anche lo smartworking e la didattica a distanza hanno portato le persone a vivere l’abitazione in modo diverso e molto più intenso, rispetto al passato. Questo ha suscitato in molti la convinzione che la propria casa fosse inadeguata alle esigenze dei residenti e ha quindi indotto il desiderio di cambiare luogo in cui vivere. Lo studio di Bankitalia evidenzia infatti come, tra le motivazioni per le quali si attivano le ricerche immobiliari, quella del cambio casa sia in crescita. Le nuove tendenze individuate sembra siano destinate a durare nel tempo e quindi non a scomparire nel giro di qualche mese.

Dove si cerca la nuova casa

Oltre alle caratteristiche degli immobili ricercati, negli ultimi mesi è cambiata anche il tipo di ubicazione preferita per l’abitazione da acquistare. Dal paper di Bankitalia emerge come le zone più richieste siano quelle meno congestionate in particolare piccoli centri e aree rurali: per quanto riguarda questa seconda categoria le visualizzazioni di annunci immobiliari sono cresciute dell’11% rispetto alle città. A catalizzare l’interesse di possibili acquirenti sono anche le periferie e i quartieri a minore densità abitativa, località non solo meno caotiche, ma anche dalle quotazioni mediamente più basse e quindi nelle quali è più probabile trovare a un prezzo accessibile una casa che rispetti i trend emergenti: più grande, indipendente e con uno spazio esterno. Il rischio di abbandono dei centri urbani, anche nelle grandi metropoli, è tuttavia inesistente secondo gli esperti di Bankitalia, in queste zone l’attività di ricerca di abitazioni continua infatti a far registrare livelli alti: si parla dunque di un livellamento tra le diverse propensioni all’acquisto.

Sul sito di Bankitalia è disponibile la pubblicazione integrale di “Living on my own: the impact of the Covid-19 pandemic on housing preferences”.

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