Affrancazione: Roma apre il 2022 con una notizia storica

04.03.2022
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La giunta di Roma, sotto il sindaco Gualtieri, ha finalmente approvato una delibera che consente ai proprietari di immobili in edilizia convenzionata, di vendere e affittare a costo di mercato, senza bisogno di avanzare alcuna istanza al Comune di Roma. Il 2022 si apre con una notizia storica in materia di affrancazioni del prezzo massimo di cessioni.

Roma conferma la delibera per l’affrancazione

La giunta comunale di Roma ha approvato la delibera il 21 dicembre 2021 per l’affrancazione del prezzo massimo di cessione, ovvero il prezzo massimo al quale è possibile vendere la proprietà del proprio immobile costruito in regime di edilizia convenzionata con il Comune. La conferma è arrivata il 1 febbraio 2022 dall’Assemblea capitolina.

La delibera fa riferimento alla Legge 108/2021 che modifica i costi e le modalità delle affrancazioni e delle trasformazioni del diritto di superficie in diritto di proprietà. Il Comune di Roma determina, inoltre, lo scioglimento da ogni vincolo per i proprietari di immobili edificati con convenzione stipulata da più di 20 anni che, quindi, non dovranno più presentare un’istanza di affrancazione se intendono vendere l’immobile.

Obiettivo principale: snellire e semplificare le procedure

L’obiettivo principale del Comune di Roma è quello di semplificare e snellire le procedure di presentazione delle istanze di affrancazione. Un simulatore di calcolo online, già disponibile dal mese di giugno 2020, permette di calcolare autonomamente gli importi per l’affrancazione. Dopo aver scaricato online la modulistica necessaria e aver fatto redigere una relazione da un tecnico abilitato, la domanda potrà essere presentata sotto forma di autocertificazione. La Legge 108/2021 impone ai comuni un termine di risposta che non superi i 90 giorni. Termine oltre il quale il comune di riferimento perderebbe un’eventuale causa promossa dal cittadino per i ritardi nella risposta.

Attenzione: la delibera non riguarda il diritto di superficie

La delibera, però, non riguarda coloro che possiedono un immobile che sia in diritto di superficie. È necessario trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà per poter presentare l’istanza. Nei progetti della nuova Giunta Comunale di Roma, tuttavia, è in programma anche l’ampliamento dei piani di zona trasformabili da diritto di superficie a diritto di proprietà. Nuove buone notizie sono, dunque, in programma.

Ad oggi i Piani Di Zona per i quali è possibile trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà sono i seguenti:

  • Acilia (PdZ 10V)
  • Casal Boccone (PdZ C14)
  • Casale del Castellaccio (PdZ D4)
  • Casilino (PdZ 23)
  • Dragoncello (PdZ 11V)
  • Laurentino (PdZ 38)
  • Palocco (PdZ 53)
  • Serpentara II (PdZ 5)
  • Spinaceto (PdZ 46)
  • Tor De Cenci (PdZ 47 48)
  • Torraccia (PdZ C1)
  • Torresina (PdZ B32)
  • Torrevecchia II (PdZ 80)
  • Val Melaina (PdZ 6)

Candidati

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