Cosa prevede la normativa sulle dimensioni minime delle stanze

10.01.2022
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Quando si costruisce o si ristruttura un edificio, o un appartamento, in fase di progettazione è obbligatorio seguire delle norme igienico sanitarie per poter garantire un buon livello di salute abitativa. Le condizioni sono dettate dal Decreto Ministeriale della Sanità del 5 luglio 1975 e, tra di esse, si stabiliscono anche le dimensioni minime delle stanze che compongono la casa. Ecco cosa ci impone la normativa.

Altezza minima interna

Per altezza minima interna si intende la distanza tra il pavimento finito e il soffitto, misurata in metri. L’articolo 1 del Decreto Ministeriale indica che le altezze minime delle stanze devono essere:

  • 2,40 metri per i bagni, i corridoi, i disimpegni e i ripostigli
  • 2,70 metri per gli altri locali della casa

Sono consentite misure minime d’altezza inferiori ai citati 2,40 e 2,70 metri, per alloggi di valore artistico ed ambientale o per le Comunità Montane che, per la tipologia di edilizia e le condizioni climatiche particolari, può presentare stanze fino a 2,55 metri.

Le superfici minime delle stanze

L’articolo 2 del Decreto Ministeriale dispone che le stanze da letto debbano avere una superficie minima di:

  • 9 mq per le camere da letto singole
  • 14 mq per le camere da letto matrimoniali o doppie

Deve essere presente almeno una finestra

Nell’articolo 2, inoltre, viene chiarito che nelle camere da letto, nella cucina e nel soggiorno deve essere presente almeno una finestra apribile di cui viene indicata la dimensione: la superficie della finestra deve essere 1/8 della dimensione del pavimento del locale.

Dimensioni minime dei bagni

Le dimensioni minime dei bagni sono stabilite nell’articolo 7 del Decreto Ministeriale della Sanità. Non vengono specificate misure, ma per ciascuna abitazione, si indica di dotare almeno una stanza da bagno dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, lavabo, vasca da bagno o doccia. Il bagno deve essere fornito di apertura all’esterno o di un impianto di aspirazione meccanica, per il ricambio dell’aria.

Il Regolamento edilizio

Una serie di criteri, che ogni Comune individua in base alle caratteristiche del proprio territorio, coadiuva la disposizione nazionale. Nel Regolamento edilizio, infatti, il Comune stila l’insieme delle misure che regolano gli aspetti igienico tecnici, estetici e di sicurezza delle abitazioni e delle loro pertinenze.

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